Fare il pane
Fare il pane per noi gatti è una cosa seria!
Può avere diversi significati e di conseguenza diverse intensità di manovra, ma tutti ci impegniamo parecchio per farlo bene. 


Può essere rapido come quando è solo un mezzo per un fine; quando cioè ci vogliamo accucciare per un po’ di ninne coccolose, ma mamma è distratta e allora facendo il pane attiriamo l’attenzione per poi, appena pronta la conca delle braccia o delle gambe, gettarci a peso morto. Woody è il maestro di questa tecnica.



Può essere tutto per noi, una coccola che ci regaliamo soprattutto quando siamo sopra a una bella copertina in pile, una sorta di ninnananna, un ritro propiziatorio al buon sonno. E in questo Pinky è il più bravo, con le sue fusa silenziose, adorabile!

Può essere per gli altri, per ringraziarli dell’affetto ricevuto e invogliarli a darne altro. O, come nel caso di Zelda, imporre di dare altro affetto!
Il pane di mia sorella é intenso, impegnato e prepotente! Con tanto di miagolio imperativo: coccolami! 




Le sue unghiette, lunghe e affilate negli anni, affondano nei vestiti e finiscono nella pelle di chi cade sotto il suo impasto fatale. 

E così ultimamente il petto di mamma si è riempito di segni rossi.
Ieri lei e papà si sono molto preoccupati, hanno pensato subito a qualche malattia tipo la varicella o qualche sfogo allergico, tutte quelle bolle mettevano davvero paura. Una serata a pensare a comefare, chi chiamare, da quale dermatologo andare, ci hanno pensato e ripensato e poi, stamattina, guardando bene i segni hanno capito che non si trattava di bollicine ma di taglietti! 


Ogni segno un’unghia di mia sorella che bucava mamma facendo il pane. Incredibile! E doloroso immagino! 

Mamma non si lamenta mai perché dice che Zelda merita tante coccoline, ma così mi sembra eccessivo!!
Dovrà insegnarle ad impastare più piano! Oppure può optare, come faccio io, per i giri intorno alla testa di mamma, decisamente più comodi e meno dolorosi: niente tagli, al massimo un po’ di nausea! 





Buona giornata!